Teatro

CAGLI. DISEGNI 1931 - 1976

CAGLI. DISEGNI 1931 - 1976

Scriveva Corrado Cagli: “Il Disegno: a volte va letto fra le righe perchè scrittura, a volte va ascoltato perchè canto muto”. Il Maestro marchigiano è una delle figure chiave del Novecento ed è profondamente legato alla città di Umbertide, dove ha soggiornato negli anni Trenta, lasciando tracce indelebili. La mostra presenta oltre cento opere che coprono un lungo periodo, a significare il forte eclettismo dell'artista, il suo gusto per la ricerca e la sperimentazione stilistica che hanno contrassegnato la sua produzione e la sua vita, rivelando una profonda curiosità intellettuale che lo ha portato a confrontarsi con le più diverse forme espressive: pittura, ceramica, scultura, grafica, scenografia teatrale e costumi. Ma Corrado Cagli è anche un uomo intimamente e profondamente partecipe dei drammatici eventi che hanno contrassegnato il suo tempo, come testimoniano le opere degli anni Quaranta, in particolare il ciclo, di fortissimo impatto emotivo, ispirato al campo di concentramento di Buchenwald qui presente: in queste opere la poetica dell'artista è declinata come “poetica morale” e raggiunge un'astrazione ottica che pare quasi esercitazione scientifica per il segno secco e scalfito. Per Cagli “la pittura e la poesia, se intese come veicolo di grandi idee, possono decisamente collaborare alla definizione della coscienza politica nazionale, ma non pervengono a farsi veicolo di nessuna idea, se non pervase dal giudizio del presente come della storia”. Il percorso si propone come excursus di una complessa cronologia, sia come recupero di classici sia come attacco al presente (come nel caso delle opere degli anni Quaranta). Sempre puntigliose sono le sue modalità esecutive, aggiornate e pregne di quella perizia tecnica, saldamente acquisita, che lo accompagnerà in tutto il suo produrre. I suoi disegni sono riflessioni sempre pregiate, dove l'umano e il divino sanciscono il verbo di una poetica guidata da un saldo filo culturale, anche quando lo sguardo è a-storico ed il risultato ammantato di un pregnante onirismo. Invece nei lavori per il teatro l'estro descrittivo è quasi pittorico. La mostra è accompagnata da un catalogo che presenta in senso cronologico un vasto excursus dell'opera grafica di Cagli con illustrazioni a tutta pagina delle opere, molte delle quali da collezioni private. Umbertide (PG), Rocca – Centro per l'Arte Contemporanea, fino al 1° novembre 2009, aperta da martedì a domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19 (lunedì chiuso), compreso Ferragosto, ingresso euro 5,00, catalogo Il Fiorino – Stabilimento Poligrafico Fiorentino, infoline 075.9413691 – 9419269.